19 giugno 2025

Stazione di Poliambulanza: attivata la sosta a pagamento

Le casse automatiche recentemente installate
Giovedì 19 giugno 2025 «Brescia Mobilità» ha attivato il "sistema di controllo accessi" presso il parcheggio scambiatore della stazione della metropolitana di Poliambulanza.

Le modalità sono le stesse dei parcheggi scambiatori di Sant'Eufemia-Buffalora, Prealpino e Casazza:

  • gratis per gli abbonati "previa abilitazione della [...] tessera tramite lo shop online o presso gli Infopoint";
  • per chi usa la metropolitana o gli autobus della rete dei trasporti pubblici di Brescia: il costo sarà quello delle corse effettivamente utilizzate;
  • altrimenti il costo del parcheggio sarà di 1 euro ogni ora per le prime tre ore e poi un forfait di tre euro.
Le corsie per l'accesso a pagamento esistono nel parcheggio della stazione metropolitana di Poliambulanza dal 2013, perché tutti i parcheggi scambiatori erano stati predisposti e concepiti per la sosta a pagamento dall'inizio, ma la Giunta Del Bono optò poi per mantenere la gratuità e rimase la predisposizione.

Negli ultimi tempi, soprattutto nei giorni lavorativi, era diventato difficile trovare posto nel parcheggio della stazione metropolitana di Poliambulanza. Nonostante la distanza, molti parcheggiavano per recarsi all'Ospedale, piuttosto che alla stazione metropolitana, soprattutto da quando i parcheggi della Fondazione sono diventati a pagamento. In questo modo si pensa di disincentivare questo fenomeno e concentrare l'impiego del parcheggio da parte di coloro che effettivamente vogliono parcheggiare l'auto per prendere le linee di trasporto pubblico cittadino. 

Bibliografia:

18 giugno 2025

Tranvia Pendolina-Fiera: firmato il contratto, i tram saranno prodotti dalla Hitachi

Un tram della serie 8000 della GTT di Torino
Oggi, presso la sede di «Brescia Mobilità» nel deposito della metropolitana di Sant'Eufemia, è stato firmato il contratto per la progettazione esecutiva e la realizzazione della tranvia Pendolina-Fiera che sostituirà l'autolinea 2 in buona parte del suo tracciato e che collegherà l'Oltremella, Chiesanuova e la Fiera/Palaleonessa al centro storico di Brescia e alla stazione ferroviaria.

Il contratto è stato firmato dal management di «Brescia Mobilità» con il Raggruppamento Temporaneo d'Imprese (RTI) composto da «Manelli Impresa» (49,4%), «Alstom Ferroviaria» (23,93%), «Hitachi Rail» (23,65%) e «Alstom Transport» (3,02%).

Fatto salvo il possibile ribaltamento dovuto al ricorso al tram dell'altra RTI e contrariamente alle mie previsioni, i tram saranno prodotti dalla «Hitachi Rail» di Reggio Calabria, probabilmente usando la piattaforma "New Sirio" già in esercizio a Torino, mentre «Manelli Impresa» si occuperà delle opere infrastrutturali, e «Alstom» lavorerà sull'armamento, sulla linea di contatto aerea e sul sistema di segnalamento.

Aggiunta del 19 giugno: sul sito di Hitachi Rail è stato pubblicato il comunicato stampa che mostra il rendering del nuovo tram: un "New Sirio", come a Torino, ma bidirezionale, come a Firenze.

Il rendering dal sito di Hitachi Rail

Bibliografia:


14 giugno 2025

Ascensore in Castello: pubblicato il bando per la progettazione esecutiva e la costruzione

Il tracciato Fossa Bagni-Castello

Nel pomeriggio di venerdì, «Brescia Mobilità» ha pubblicato il bando per l'affidamento della progettazione esecutiva e relativa costruzione del "sistema meccanizzato di collegamento fra Fossa Bagni e il Castello di Brescia".

Il bando scadrà il 18 luglio, per cui nelle settimane successive sapremo chi avrà partecipato e chi saranno i componenti della commissione che valuterà i progetti presentati.

Tra i documenti pubblicati sembra mancare (al momento in cui scrivo, ndr) la sezione tecnica del "Capitolato speciale d'appalto", dove mi aspetto sia descritta a grandi linee l'infrastruttura (dimensioni di gallerie e strutture esterne, grandezza del veicolo, scartamento etc), tuttavia, quello che è a disposizione al pubblico già fornisce alcuni dettagli interessanti.

La "Descrizione sintetica dell'opera" ("Capitolato informativo", p. 6) fornisce un sunto perfetto dell'opera che collegherà la città al suo Castello.

Si tratta di costruire un impianto di risalita meccanizzato con binario che è stato definito nello "Schema di contratto" come "Ascensore" (punto D) a p. 2) e che, infatti, dovrà essere costruito a norma UNI EN 81-22:2014: "Regole di sicurezza per la costruzione e l'installazione degli ascensori - Ascensori per il trasporto di persone e cose - Parte 22: Ascensori elettrici inclinati" ("Capitolato speciale d'appalto - sezione "Specifiche generali", p. 7).

La stazione di valle, denominata "Fossa Bagni", è situata nei pressi del parcheggio omonimo e nelle vicinanze dell'ingresso settentrionale della galleria "Tito Speri". La struttura sarà costruita in cemento armato, con ingresso all'interno del sottoscala già esistente, e si svilupperà su tre livelli. L'accesso avverrà attraverso un percorso museale che quindi farà parte del progetto costruttivo stesso. L'uscita di sicurezza è prevista verso il primo "pianerottolo" (sic) delle scale ora esistenti che collegano Fossa Bagni ai percorsi pedonali del parco attorno al Castello, lato Università ("Capitolato informativo", p. 6).

L'impianto di risalita inizierà in un tratto coperto, che sarà lungo 120,25 m, parte in galleria profonda e in parte in trincea, per poi proseguire esternamente su un percorso che dovrà risultare "il più minimale possibile, in modo da non impattare sull'estetica della Rocca del Cidneo" ("Capitolato informativo", p. 6). 

La stazione di monte, ovviamente, si troverà in Castello, vicino alla Torre di Mezzo (sic), tra il Bastione del Soccorso e quello di San Faustino. Sarà formata da due piattaforme in acciaio situate su entrambi i lati del binario e posizionata "a sbalzo all'esterno del bastione" appunto per ridurre l'impatto estetico rispetto al Castello ("Capitolato informativo", p. 6).

L'importo base complessivo sarà di  6.694.692,44 euro, di cui 174.123,94 euro per la progettazione esecutiva e il resto (6.520.568,50 euro) per la realizzazione vera e propria ("Capitolato speciale d'appalto, sezione normativa", p. 14, e "Disciplinare di gara", p. 8). L'appalto è aggiudicato "a corpo", quindi "chiavi in mano", pertanto il costruttore dovrà tener conto nella stesura del progetto di tutto quanto necessario affinché l'impianto entri in esercizio ("Capitolato speciale d'appalto, sezione normativa", p. 14).

L'ascensore dovrà essere realizzato entro 655 giorni (circa un anno e dieci mesi) dalla stipula del contratto: di cui 60 giorni per la stesura del progetto esecutivo, 365 giorni per costruire l'ascensore e 120 giorni di marcia in bianco ("Capitolato speciale d'appalto, sezione normativa", p.15)[1]. L'appaltatore dovrà anche occuparsi della manutenzione dell'impianto per i primi ventiquattro mesi d'esercizio, mentre la consegna delle aree coinvolte dai lavori avverrà con apposito verbale redatto dopo l'approvazione del progetto esecutivo ("Capitolato speciale d'appalto, sezione normativa", p.16). Ho notato che nel Bando, a p. 2, è indicato il 9 marzo 2026 come data d'inizio dei lavori, ma immagino sia una stima, anche perché «Brescia Mobilità» si riserva di consegnare le aree stesse per fasi e comunque solo dopo l'approvazione del progetto esecutivo ("Capitolato speciale d'appalto, sezione normativa", pp.30-31). Non sono consentite proroghe "in caso di cattivo tempo stagionale": possono essere chieste solo "in relazione a particolari difficoltà di esecuzione per cause non imputabili all'Appaltatore" e comunque deve avvenire con congruo anticipo rispetto alla conclusione prevista dal contratto ("Capitolato speciale d'appalto, sezione normativa", p.17 e p. 31-32). La società utilizzerà gli strumenti informatici a disposizione per seguire quasi in tempo reale gli sviluppi dei cantieri e gli stati di avanzamento lavoro ("Capitolato informativo", p. 13 e pp. 16-17).

[1] sì, 60+365+120 giorni fa 545 e non 655, immagino che i 110 giorni in più siano riconosciute per i tempi di approvazione del progetto esecutivo, consegna delle aree dei lavori ed eventuali "difficoltà di esecuzione per cause non imputabili all'Appaltatore".

Bibliografia:

  • «Brescia Mobilità», Procedura aperta per l’affidamento della Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per la realizzazione del sistema meccanizzato di collegamento tra Fossa Bagni e il Castello di Brescia, 13 giugno 2025

08 giugno 2025

54,4 milioni di passeggeri trasportati nel 2024 (e 54,5 nel 2023)

Uno dei nuovi Eway 12M

Nel mese di maggio sono stati pubblicati i bilanci d'esercizio 2024 di «Brescia Trasporti» e di «Metro Brescia» le due società che gestiscono la rete autobus e il servizio della metropolitana.

L'ultima mia analisi risaliva a due anni fa, quindi in questa aggiungo anche i dati del 2023.

Rispetto al 2022, con 47 milioni di passeggeri (di cui 14,8 sulla metropolitana e 32,2 milioni sulle autolinee) il numero di passeggeri in questi due anni si è notevolmente incrementato, ma sembra essere giunto a una fase di assestamento.

Nel 2023, si sono avuto 54,5 milioni di passeggeri così suddivisi:

  •  17 milioni sulla metropolitana;
  •  37,5 milioni sulle autolinee.

Nel 2024, la rete ha trasportato complessivamente 54,4 milioni di passeggeri:

  • 17,4 milioni sulla metropolitana (esattamente 17.383.450);
  • 37 milioni sulle autolinee.

C'è da rimarcare che il 2023 è stato l'anno di «Bergamo e Brescia Capitale della Cultura» un evento che ha portato molte più persone rispetto all'ordinario: vedremo nei prossimi anni se il volume di passeggeri si stabilizza su queste cifre o se gli interventi intesi a razionalizzare ulteriormente la rete autobus, come la recente operazione delle nuove linee 7 e 27, porti a qualche risultato.

Comunque siamo lontani dall'ottimo risultato del 2019, l'ultimo antecedente alla pandemia di Covid-19, quando si trasportarono 58,2 milioni di passeggeri di cui 18,7 sulla metropolitana e 39,5 sulle autolinee. Sicuramente è attestata la proporzione 68/32 fra passeggeri autobus e metropolitana già antecedente al 2020.

Nel bilancio di «Brescia Trasporti» si segnala l'ordine effettuato presso «Iveco» di dodici autobus elettrici tipo Eway 12 M. Tre sono stati presentati il 24 febbraio 2025 (Notizia e comunicato di «Brescia Mobilità»): si tratta di modelli dotati di batterie da 349 kwh in grado di percorrere più di 300 km in piena automia (ovviamente gli autobus pesano più di un'autovettura per cui il ragionamento 1 kwh = 6,5 km di percorrenza non ha senso, ndr). Le tre unità sono già in esercizio, almeno stando alla fotografia che ho scattato mentre ero al Villaggio Violino.

«Brescia Trasporti» ha chiuso il 2024 con un utile di 3.728.888 euro, mentre «Metro Brescia» ha ottenuto un utile di 480.706 euro.

Bibliografia:

  • Bilancio «Brescia Trasporti» 2023 e 2024;
  • Bilancio «Metro Brescia» 2023 e 2024.

30 maggio 2025

Estate 2025: nuova autolinea 27 e maggior integrazione con la metropolitana

La nuova autolinea 27

In prossimità dell'estate, «Brescia Mobilità» comunica alcune novità che entrano in vigore dal 9 giugno 2025 assieme all'orario estivo.

Come di consueto, le corse dell'autolinea 6 Castello-San Faustino Metro-San Gottardo sono prolungate sulla sommità del Monte Maddalena, mentre le corse della 18 sono sospese da lunedì 28 luglio a sabato 24 agosto 2025.

Ma la novità è dovuta alla modifica dei tracciati di alcune autolinee per migliorare l'integrazione della rete autobus con la linea metropolitana.

L'autolinea 7 Caino-Nave-Roncadelle sarà decurtata del suo tratto cittadino e farà capolinea presso la stazione metropolitana di Casazza, diventando Caino-Nave-Casazza Metro. La 7 interscambiava già con la stazione di Casazza, ma poi percorreva via Triumplina e via Trento per interscambiare nuovamente con la metropolitana a San Faustino. Percorreva poi il ring fino alla stazione e quindi si immetteva in via Togni per scendere lungo via Dalmazia e dirigersi a Roncadelle su via Orzinuovi.

Il nuovo tracciato della 7 fino a Casazza
Il tratto via Dalmazia-Roncadelle viene recuperato dalla nuova autolinea 27 (credo che la nuova numerazione sia dovuta al raddoppio della linea 7: quindi 2[volte]7, ndr). La nuova linea mantiene il capolinea a Roncadelle e il percorso su via Orzinuovi, ma, giunta in via Dalmazia, svolta in via San Giovanni Bosco, prosegue lungo via Cefalonia per terminare presso la stazione metropolitana di Bresciadue.

Per non lasciar scoperto il ring, l'autolinea 15 non percorrerà più in discesa via Marsala, via Matteotti e via Cairoli, ma via Niccolò Tartaglia, mentre quelle in direzione contraria provenienti dalla stazione ferroviaria, transiteranno su via dei Mille e non più lungo corso Martiri, via Dante e via Cairoli.

Il nuovo assetto consentirà di redistribuire i chilometri percorsi, migliorando le frequenze sulle due linee 7 e 27 e portando le corse da novanta a centodieci al giorno durante l'orario invernale.

Bibliografia:

26 maggio 2025

Verso la... Badia/Violino-Sant'Eufemia Mille Miglia

Il capolinea dell'autolinea 3 alla Badia
In prossimità della scadenza dell'avviso nr. 3 – dopo due spostamenti, dovrebbe scadere il 31 maggio 2025 – il Sindaco Laura Castelletti e il Vicesindaco Federico Manzoni hanno presentato la proposta progettuale denominata "realizzazione della
 tramvia T3 Badia/Violino – Sant’Eufemia/Mille Miglia
" che la Giunta ha approvato il 14 maggio.

A differenza di quanto affermato la scorsa estate, nella nuova proposta progettuale è stato spostato il capolinea dal Villaggio Violino, via Trisia, alla zona Mandolossa-Badia, dove oggi si trova il capolinea dell'autolinea 3. La proposta è stata quindi ribattezzata Badia/Violino-Sant'Eufemia/Mille Miglia, perché l'altro capolinea verrebbe posto di fronte al Museo delle Mille Miglia (Museo che potrebbe cambiare nome, ma non sottilizziamo). La proposta sarà presentata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per partecipare all'avviso nr. 3 che – ricordiamo – è stato indetto nel febbraio 2024 per programmare e verificare le risorse da stanziare per i prossimi progetti di Trasporto Rapido di Massa.

La proposta progettuale è molto più completa di altre che ho visto: si tratterebbe di costruire due tratte tranviarie – Badia-Colombo e Solferino (ex Palagiustizia)-Mille Miglia – lunghe complessivamente 7,56 km di cui 5,83 km in sede riservata/propria e 1,73 km in sede promiscua. Confrontando la slide del comunicato stampa con quelle presentate durante la riunione della commissione "Viabilità", la lunghezza delle due tratte è la seguente:

  • Badia-Colombo (antenna ovest) sarà lunga 3,69 km di cui 2,10 km in sede riservata/propria e 1,59 km in sede promiscua;
  • Solferino-Mille Miglia (antenna est) sarà lunga 3,87 km di cui 3,73 km in sede riservata e 0,14 km in sede promiscua.

Le nuove fermate saranno quattordici che si aggiungeranno alle ventidue della Pendolina-Fiera:

  • sette sulla Badia-Colombo (Badia-Mandolossa, Villaggio Badia, Villaggio Violino, Valcamonica, San Filippo, Sant'Anna, Farfengo);
  • altre sette sulla Solferino-Mille Miglia (Diaz, Duca d'Aosta, Piave, Ducos, Wührer, Bornata, Sant'Eufemia-Mille Miglia).

Il completamento di queste due tratte consentirebbe l'attivazione di una T3 Badia-Mille Miglia e una T4 Fiera-Stazione-Mille Miglia. Nelle ore di punta, il servizio su ogni singola linea sarà di dieci minuti così che nei tratti Colombo-Solferino e Fiera-Stazione-Mille Miglia sarà abbassato a cinque minuti.

Le nuove linee vedrebbero l'impiego di dodici nuovi tram che sarebbero ospitati all'interno di un nuovo deposito da costruirsi in zona Sant'Eufemia nei pressi della ferrovia Milano-Venezia e dietro il concessionario della Citroën. I tram avrebbero le stesse specifiche di quelli circolanti sulla Pendolina-Fiera: a pianale ribassato con cinque casse, lunghi 33,4 m, in grado di contenere fino a 220 passeggeri, e alimentati tramite linea di contatto aerea.

Bibliografia:

 

 

20 maggio 2025

Metropolitana di Brescia: si parla del prolungamento verso San Vigilio di Concesio

Il treno 102 di MB a Poliambulanza

In un'intervista al «Giornale di Brescia», il consigliere provinciale con delega alla Mobilità Fabio Rolfi ha promesso che a giugno sarà firmato di un protocollo d'intesa fra l'amministrazione provinciale, quelle comunali di Brescia e di Concesio, la Regione Lombardia e la Comunità Montana della Valtrompia per sviluppare un progetto di fattibilità tecnico-economica relativo al prolungamento della metropolitana da Prealpino a San Vigilio di Concesio.

Il prolungamento della metropolitana fino a San Vigilio è indicato nel PUMS steso dal comune di Brescia nel 2018. Finora le giunte di centrosinistra dell'amministrazione comunale hanno sempre dichiarato che il prolungamento non fosse in antitesi con il progetto del tram, ma che quest'ultimo avesse la priorità per consentire ad altri quartieri, non serviti dalla metropolitana, di avere un sistema di trasporto di qualità. In recenti occasioni sul progetto dell'ascensore verso il Castello, il Vicesindaco Federico Manzoni aveva invitato la minoranza del centrodestra - maggioranza in provincia - a superare gli ostacoli ideologici e a muoversi per favorire i progetti che coinvolgono anche l'hinterland, come appunto il prolungamento della metropolitana verso San Vigilio.

Come dichiarato dal Vicesindaco a ottobre 2021, il progetto preliminare già esistente risale ai primi anni 2000 ed è stato ampiamente superato dagli interventi di urbanizzazione avvenuti in più di vent'anni. È necessario quindi stendere un nuovo progetto di fattibilità-tecnico economica: secondo Rolfi, il protocollo d'intesa consentirà a «Brescia Infrastrutture» di redigerne uno in tempi brevi da poter utilizzare nel bando che il «Ministero delle Infrastrutture» indirà per il 2026.

Rolfi ha poi ripreso un altro invito di Manzoni e ha promesso anche di lavorare per stendere il Piano Provinciale della Mobilità Sostenibile.

Bibliografia:

  • Nuri Fatolahzadeh, "Il Metrò fino a Concesio: il Broletto «blinda» a giugno l'accordo tra enti per lo studio di fattibilità", «Giornale di Brescia», 20 maggio 2025, p. 10.
  • Nuri Fatolahzadeh, "Rolfi: 'Iniziamo a scrivere il primo piano della Mobilità provinciale con il territorio", «Giornale di Brescia», 20 maggio 2025, p. 11.

12 maggio 2025

Tranvia Pendolina-Fiera: assegnata la progettazione, ma c'è il ricorso al TAR

Una cosa è certa: a Brescia non avremo i vecchi Sirio
Il 18 marzo 2025 «Brescia Mobilità» ha assegnato la progettazione esecutiva, la realizzazione e la fornitura del materiale rotabile della tranvia Pendolina-Fiera al consorzio denominato «RTI Manelli». Tuttavia l'altro partecipante, il consorzio «Real Tram», ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). 

Stando a quanto dichiarato dal Vicesindaco Federico Manzoni, le due parti hanno concordato di procedere direttamente a un'udienza di merito, rinunciando alla richiesta di sospensiva. Questo consentirà a «Brescia Mobilità» di firmare il contratto con la parte vincitrice che inizierà la progettazione esecutiva. Si mantiene la previsione di iniziare i lavori entro la fine dell'anno.

Il precedente aggiornamento era avvenuto a febbraio, quando, nel corso di una conferenza stampa, il Vicesindaco e «Brescia Mobilità» avevano annunciato la partecipazione di due Raggruppamenti Temporanei d'Imprese (RTI):

  • «Real Tram», con mandataria la «Vezzola» di Lonato del Garda (BS) e la partecipazione di «ABP Nocivelli» di Castegnato (BS), di «Costruzioni Linee Ferroviarie» di Bologna, di «FL Costruzioni & Autotrasporti» di Capriano del Colle (BS), della «Ing. De Aloe Costruzioni» di Brescia, della «Rail Diagnostics» di Milano, della «Mer Mec Ste» di Genova e della «Bozankaya Otomotiv Makina» di Ankara (Turchia)
  •  la «RTI Manelli», con mandataria la «Manelli Impresa» di Monopoli (BA) e la partecipazione di «Alstom Ferroviaria» di Savigliano (CN), di «Alstom Transport» di Saint-Ouen-sur-Seine (Francia) e di «Hitachi Rail STS» di Napoli.

Dal provvedimento di aggiudicazione, la Commissione Giudicatrice - composta da cinque membri e nominata da «Brescia Mobilità» l'11 novembre 2024 assieme al Seggio di Gara (composto a sua volta da altri tre membri) - ha proceduto a valutare le offerte dei due RTI sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista economico.

Secondo la valutazione tecnica, la «RTI Manelli» si è aggiudicata il punteggio migliore: 65,62 contro i 45,20 della «Real Tram». Quest'ultima invece ha proposto l'offerta più vantaggiosa dal punto di vista economico ottenendo 20 punti, mentre la «RTI Manelli» non ha ottenuto alcun punto.

Il punteggio della valutazione economica è spiegato nella tabella riassuntiva presente nel "provvedimento di aggiudicazione": la «Real Tram» ha offerto sconti più alti rispetto al valore stimato dal bando. Parliamo di un 10% di sconto nei servizi di progettazione esecutiva, un 1,12% di sconto nell'esecuzione dei lavori e un altro 1,12% nella fornitura dei tram. La «RTI Manelli», invece, ha offerto uno sconto dello 0,01% su tutti e tre i punti, di fatto confermando le stime indicate nel bando.

Complessivamente, la «RTI Manelli» ha vinto la gara con un punteggio di 65,62, mentre «Real Tram» ha ottenuto un punteggio di 65,20.  Lo scarto di 0,42 punti ha quindi convinto il consorzio dei "bresciani", uniti alla turca «Bozankaya», di poter fare ricorso al tram.

Avendo raggiunto un accordo, non ci sarà alcuna sospensiva, per cui al momento «Brescia Mobilità» stipulerà il contratto con la «RTI Manelli». Nel caso il TAR ribalti l'aggiudicazione, è molto probabile che ci sarà il ricorso al «Consiglio di Stato» e questo dovrebbe rallentare l'inizio dei lavori. Se anche il Consiglio di Stato confermasse il ribaltamento del TAR, molto probabilmente i lavori di costruzione saranno svolti dalla «Real Tram» sulla base del progetto esecutivo steso dalla «RTI Manelli». (Ovviamente quest'ultimo paragrafo è frutto di mie considerazioni personali, n. d. A.).

Se non ci saranno ribaltamenti in sede della giustizia amministrativa, a fine anno si terrà la posa della prima pietra e molto probabilmente avremo la fornitura dei modelli di tram della Alstom. Nella «RTI Manelli», Hitachi partecipa solo con la società «Hitachi Rail STS» (ex Ansaldo STS) per cui molto probabilmente parteciperà in qualità di fornitore dei sistema di segnalamento e di sicurezza.

Fonti:

  • «Brescia Mobilità», "Provvedimento di aggiudicazione - Procedura aperta per l'affidamento della progettazione esecutiva, dell'esecuzione dei lavori e della fornitura del materiale rotabile per la realizzazione della linea tranviaria di Brescia 'T2' (Pendolina-Fiera)" del 18 marzo 2025.
  • Marco Tedoldi, "Tram, fermata imprevista al Tar. «Ma i lavori partiranno quest'anno»", «Giornale di Brescia», 10 maggio 2025, p. 15

29 marzo 2025

Ascensore in Castello: approvata la Convenzione con «Brescia Mobilità»

Spazio riservato alla futura stazione di Valle
Nella seduta del 28 marzo 2025, il consiglio comunale di Brescia ha approvato la Convenzione che definisce i rapporti fra l'amministrazione e «Brescia Mobilità»  in merito al nuovo sistema di collegamento meccanizzato (ascensore) tra Fossa Bagni e il Castello.

Il vicesindaco Federico Manzoni ha riassunto le vicende dell'opera: dal finanziamento ottenuto dalla Regione Lombardia nel "piano Marshall" (estate 2020) alla stesura di un progetto di fattibilità tecnico-economica da parte di «Brescia Mobilità» (fine 2020-settembre 2021) fino all'approvazione delle modifiche urbanistiche per l'inserimento del progetto nell'ambito del Castello discusse nel consiglio comunale (settembre 2021). Ci sono voluti tre anni per completare l'iter approvativo del progetto definitivo, compreso l'importante autorizzazione da parte della "Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio", avvenuta nel 2022, dopo che la stessa aveva espresso una valutazione preliminare nell'estate 2021. Il progetto definitivo è stato poi escluso dalla Valutazione dell'Impatto Ambientale (VIA) da parte dell'amministrazione provinciale e quindi è stato valutato positivamente dal punto di vista paesaggistico da parte sia dell'apposita Commissione sia dalla Soprintendenza. L'iter si è concluso nel novembre 2024.

Il consiglio è stato chiamato per dare un mandato a «Brescia Mobilità», finora coinvolta solo in sede progettuale, a indire il bando per l'appalto integrato come stazione appaltante: un impegno che comporta la stesura del progetto esecutivo e la realizzazione dell'opera.

La costruzione dell'ascensore è finanziata per 4 milioni di euro da Regione Lombardia e per 188.000 euro da parte dello Stato, grazie alla partecipazione dell'amministrazione cittadina al bando "Italian city branding", indetto da Governo Conte II nel 2020, che ha consentito di finanziare la riqualificazione del Castello. Il resto dei costi, circa 3,6 milioni di euro, sarà individuato e recuperato da «Brescia Mobilità». A quest'ultima, grazie sempre alla delibera, sarà concesso il sedime sulla quale sarà realizzata l'opera: operazione che consentirà alla stessa di mettere a bilancio un ammortamento annuo di 120.000 euro, in quanto è previsto che la durata di vita utile del bene (dal punto di vista contabile, l'ascensore è considerato come immobilizzazione, ndr) sia di trent'anni.

Con la convenzione e sulla base del piano economico e finanziario (business plan), l'amministrazione si impegna a contribuire circa 200.000 euro all'anno per l'esercizio dell'opera. «Brescia Mobilità», infine, otterrà in gestione l'ascensore per un biennio sia per  verificare l'attendibilità del piano economico e finanziario sia per garantire l'esercizio dell'ascensore nelle prime fasi. Al termine dei due anni, sulla base della situazione legislativa vigente e degli orientamenti dell'amministrazione comunale, si deciderà se affidare l'esercizio dell'opera in house oppure di metterla a gara.

La delibera è completata da alcune linee tecnico-progettuali e politiche relative alla riorganizzazione delle strade e dei percorsi ciclopedonali del Castello che dovranno seguire l'apertura al servizio pubblico dell'ascensore. Gli obiettivi principali saranno di ridurre la pressione veicolare e di migliorare gli spazi per la cosiddetta mobilità dolce.

A integrazione di quanto illustrato dal vicesindaco, l'assessore Walter Muchetti ha ricordato che «Brescia Musei», a cui è affidata la gestione del monumento del Castello, intende completare l'accessibilità della parte alta della fortezza con la realizzazione di un altro ascensore, di tipo tradizionale, che collegherebbe la fossa delle Vipere alla Torre Mirabella. Ha poi fatto una breve descrizione del progetto del collegamento meccanico Fossa Bagni-Castello, confermando la soluzione 2 a singolo tracciato, già presentata nel settembre 2021.

La delibera è stata approvata con ventitré voti favorevoli (quasi tutto il centrosinistra, «Forza Italia», «Lega Salvini» e la civica di centrodestra «Brescia Civica»), un contrario (Valentina Gastaldi, civica di centrosinistra «Brescia Attiva») e quattro astenuti («Fratelli d'Italia»).

Fonti:

14 febbraio 2025

Ascensore in Castello: verso l'approvazione in consiglio

Il tracciato dell'ascensore
Il 13 febbraio 2025, la «Commissione Viabilità, mobilità e Metrobus» si è riunita per discutere e votare sulla relazione alla Petizione presentata da «Legambiente» contro l'ascensore in Castello (P.G. 50883/2024).

Al di là delle proposte di merito presentate nella Petizione, a fini storici è interessante un passaggio del secondo intervento del commissario Andrea Curcio (PD), in cui ha ricordato come le risorse finanziarie stanziate da Regione Lombardia siano vincolate proprio per il progetto dell'ascensore del Castello e non per altro, come ad esempio la richiesta di migliorare il servizio autobus avanzata nella stessa petizione.

Il vicesindaco Federico Manzoni (PD) è intervenuto per ricordare alcuni aspetti del progetto che probabilmente sarà discusso in sede consiliare nei prossimi mesi. «Brescia Mobilità» sarà indicata come soggetto attuatore e il consiglio comunale le darà mandato per indire l'appalto integrato (progetto esecutivo e costruzione) in accordo a una serie di prescrizioni che saranno inserite assieme al progetto definitivo. In queste prescrizioni si toccherà anche il tema della sicurezza della stazione di valle in Fossa Bagni, oltre la questione dell'orario di apertura, che dovrà essere coordinato con quello del Castello, e l'appartenenza dell'ascensore stesso nella rete del trasporto pubblico cittadino.

Il vicesindaco ha ricordato anche l'ingresso del Castello come capolinea permanente di un'autolinea di trasporto pubblico: la linea 6, che in precedenza si attestava in Largo Zanardelli e passava sotto la Galleria Tito Speri.

Ha infine fatto un accenno alle procedure introdotte dal nuovo codice degli appalti del 2023. In precedenza, la successione era 1) progetto di fattibilità tecnico-economica; 2) progetto definitivo; 3) progetto esecutivo. Oggi la successione è 1) progetto di fattibilità economica, che deve essere affiancato dal documento di fattibilità delle alternative progettuali; 2) progetto esecutivo.

I lavori del progetto dell'Ascensore erano iniziati nel 2021, per cui a esso non si applica il nuovo codice degli appalti e si seguirà la vecchia normativa: il consiglio comunale approverà la progettazione definitiva e l'indicazione di soggetto attuatore a «Brescia Mobilità» per la fase successiva della progettazione esecutiva.

Fonti:

 

05 febbraio 2025

Aggiornamenti sulla Brescia-Ghedi-Montichiari e riqualificazione della Brescia-Parma

Il progetto Brescia-Montichiari a oggi
Un paio di notizie sui giornali locali hanno brevemente illuminato la situazione su due progetti che coinvolgono la ferrovia Brescia-Parma: la riqualificazione della tratta tra Brescia e Ghedi, con annessa costruzione della diramazione per Montichiari, e l'elettrificazione dell'intera linea.

Per quanto riguarda quest'ultimo punto, sapevamo che nel dicembre 2021 la ferrovia era stata inserita nel "Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci" come "linea meritevole di un intervento di elettrificazione" (come da testuali parole dell'allora assessore Manzoni in consiglio comunale). RFI ha comunicato che nel 2020 fu redatto un progetto di prefattibilità che stimava una spesa di 80 milioni di euro e la realizzazione in circa cinque anni. Null'altro è stato fatto, anzi, secondo il funzionario di RFI intervistato dal Giornale di Brescia, la stima dei costi è da considerarsi superata, mentre sono da valutare "gli interventi di potenziamento merci". Ulteriori passi in avanti andrebbero valutati "in ottica di «global project»" ovvero assieme al progetto della riqualificazione della Brescia-Ghedi con costruzione della diramazione da Ghedi a Montichiari.

Per quanto riguarda quest'ultimo progetto, si prevede che ad aprile sia illustrato il progetto di fattibilità tecnico-economica (poi devono arrivare i progetti definitivi ed esecutivi... n.d.A.). La spesa complessiva è stimata attorno a 400 milioni di euro. A grandi linee sembra che il tracciato resti quello degli studi del 2017-18: raddoppio Brescia-Ghedi con elettrificazione San Zeno-Ghedi e nuova tratta a binario semplice dalla stazione di quest'ultimo paese fino alla fiera di Montichiari, con nuova fermata all'ingresso dell'aeroporto.

Il sindaco di Montichiari, Marco Togni, mantiene scetticismo sul progetto preferendo l'ipotetico prolungamento della metropolitana da Sant'Eufemia a Castenedolo fino alla fiera monteclarense. Progetto di cui ci sono solo vaghe proposte da oltre vent'anni e che negli ultimi dieci anni viene menzionato solo in occasione degli aggiornamenti sui progressi progettuali della variante ferroviaria. Per onor di cronaca riporto un articolo del 31 dicembre 2023, in cui il sindaco manifestò delle perplessità sul tracciato ferroviario nel territorio del suo comune, tra cui l'esistenza della fermata presso l'aeroporto, il passaggio a sud della località Case Sant'Antonio (l'ultima curva prima del rettilineo finale) e l'occupazione pressoché totale del parcheggio del Centro Fiera da parte della nuova stazione capolinea.

Fonti:

30 gennaio 2025

Tranvia Pendolina-Fiera: ecco i partecipanti alla gara

Schema della futura rete tranviaria
Il 28 gennaio, «Brescia Mobilità» e il vicesindaco Manzoni hanno tenuto una conferenza stampa per aggiornare l'opinione pubblica sulla situazione del progetto tranviario Pendolina-Fiera e Violino-Sant'Eufemia.

Per quanto riguarda l'ultimo progetto, la scadenza per la presentazione delle istanze di finanziamento del terzo avviso è slittata dal 31 gennaio al 30 maggio 2025, su richiesta dell'ANCI. L'amministrazione comunale ha confermato l'intenzione di presentare il progetto che avrà molti concorrenti: come già commentato nel post del 15 febbraio, il terzo avviso non è propriamente un bando, ma serve a capire quali istanze finanziare e quali risorse dovranno essere recuperate.

Sul progetto tranviario Pendolina-Fiera sono stati rivelati i due partecipanti che hanno partecipato al bando di «Brescia Mobilità» per la redazione del progetto esecutivo e per la costruzione della linea.

Il primo è composto da una serie di costruttori, principalmente bresciani: la mandataria è la «Vezzola» di Lonato con associate le mandanti «A.B.P. Nocivelli» di Castegnato, la «Costruzioni Linee Ferroviarie Spa» di Bologna, la «F.L. Costruzioni & Autotrasporti» di Capriano del Colle, la «Ing. De Aloe Costruzioni» di Brescia, la «Rail Diagnostics» di Milano, la «Mer Mec Ste» di Genova che si avvarranno delle competenze tranviarie della società turca «Bozankaya Otomotiv Makina» di Ankara. Quest'ultima ha costruito le tranvie di Timisoara - caratterizzata da tram elettrici con batterie aventi un'autonomia garantita di 70 km - e di Iasi, in Romania, oltre che nelle città turche di Antalya e di Kayseri, e ultimamente ha tra le mani progetti a Belgrado e a Napoli.

Il secondo consorzio vede come mandataria la «Manelli Impresa» di Monopoli e come associate mandanti la «Alstom Ferroviaria», la «Alstom Transport» di Saint-Ouen-sur-Seine e la «Hitachi Rail STS». Non è la prima volta che Alstom e Hitachi si alleano in quanto avevano già composto una joint venture per la costruzione dei nuovi treni ad alta velocità della Gran Bretagna. Azzardo una previsione: Hitachi fornirà il sistema di segnalamento, mentre Alstom ha vinto nel 2023 la gara per fornire all'Arabia Saudita i tram per la linea elettrificata più lunga senza catenaria. Per cui è probabile che sul tavolo delle offerte porterà un'evoluzione di questi tram.

La stipula del contratto è prevista per il 31 marzo, per cui nelle prossime settimane verremo a conoscenza del vincitore e del tipo di tram che circolerà sulle strade bresciane negli anni Trenta.

In questi giorni sono iniziate anche le procedure d'esproprio per le 289 proprietà, comprese anche quelle coinvolte solo per le occupazioni temporanee di cantiere e le servitù necessarie a piazzare i 162 ganci della linea aerea. Si sono stimati indennizzi per 8,6 milioni di euro.

Fonti:

  • Marco Tedoldi, "Tram , in corsa due super cordate. Lavori al via il prossimo autunno", «Giornale di Brescia», 29 gennaio 2025, p. 11
  • Eugenio Barboglio, "Tram, cantieri al via a novembre. I turchi sfidano Hitachi-Alsom", «Giornale di Brescia», 29 gennaio 2025, p. 8.