21 dicembre 2019

Niente finanziamenti per il progetto di rete tranviaria a Brescia

Il progetto tranviario presentato nel 2018
Sinceramente me lo sentivo, dopo aver letto a novembre le dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, sul finanziamento del progetto tranviario di Bergamo e la mancanza di una qualsiasi notizia simile sul progetto di Brescia nei giorni seguenti.
 
Ieri il MIT ha annunciato l'elenco dei progetti finanziati dal bando lanciato a dicembre dell'anno scorso. Sono diciassette, tra cui la tranvia della Val Brembana a Bergamo, la costruzione della prima linea tranviaria a Bologna, il rinnovo dei filobus e di alcuni treni della metropolitana a Milano. Brescia è nel secondo allegato: tra i progetti che per avere il finanziamento devono presentare un'integrazione entro il 30 aprile 2020.
 
Secondo il Sindaco Del Bono, l'assegnazione di finanziamenti al 100% di quasi tutti i progetti (14 su 17) aprirebbe l'opportunità di chiedere il finanziamento totale dell'opera complessiva. Si pensa quindi ad abbandonare il project financing che avrebbe consentito di costruire le tranvie senza esborsi finanziari, ma che sarebbe stato più oneroso quando le linee sarebbero divenute operative, in quanto il comune avrebbe dovuto sostenere sia i costi d'esercizio sia la remunerazione alla società (o all'ATI) che le avrebbe costruite. Se si presentasse un nuovo progetto, il comune dovrebbe farlo entro il 30 giugno 2020 e potrebbe chiedere fino al 100%. Il nuovo bando finanzierebbe opere per 2,3 miliardi di Euro. Si dovrà discutere con «Ferrovie dello Stato», il partner di «Brescia Mobilità» scelto per contribuire alla progettazione delle tre linee, che nel frattempo hanno visto un cambio di dirigenza con la revoca del Consiglio d'amministrazione guidato da Renato Mazzoncini, peraltro d'origine bresciana.
 
L'impressione personale è che nel nuovo progetto si possa puntare alla sola versione "light", così definita l'anno scorso dall'assessore Manzoni: il progetto della sola T2 Pendolina-Centro Fiera. Il rischio è che si possa ottenere un finanziamento ma di fatto avere poi una rete di trasporto locale "a frattale" con una linea metropolitana e una linea tranviaria. Vedremo.
 
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