23 giugno 2019

A Brescia un tram ad alimentazione con terza rotaia


Un tram della linea B di Bordeaux (Commons)
Una delegazione del comune di Brescia composta dall'Assessore alla Mobilità Federico Manzoni, il Presidente di «Brescia Trasporti», Carlo Scarpa, quello di «Brescia Mobilità», Flavio Pasotti e alcuni consiglieri comunali (tra cui l'unico dell'opposizione era Paola Villardi) sono andati in visita a Bordeaux.

La particolarità di Bordeaux è stata l'introduzione su alcune parti di linea, come da foto, di un alimentazione a terza rotaia.

Il sistema d'alimentazione a terza rotaia ha la particolarità di evitare i disagi estetici di quella per linea di contatto aerea, ma non è molto diffuso perché la corrente passa attraverso sistemi che possono essere facilmente a contatto con cose e persone. La metropolitana di Brescia è alimentata con la terza rotaia, posta sul lato destro del binario e protetta da un opportuno isolamento sopra e ai lati in caso di contatto accidentale: il pattino che consente l'alimentazione del metrobus scorre sotto l'isolamento. Tuttavia, la metropolitana di Brescia corre in sede propria e completamente segregata per tutto il suo percorso, quindi il rischio di contatti accidentali per passeggeri e animali è pressoché nullo.

A Bordeaux, è stato adottato un sistema progettato dalla Alstom, dove la terza rotaia è incassata sulla strada, in mezzo alle altre due. Questa rotaia è suddivisa in sezioni lunghe circa 11 metri, ognuna delle quali riceve la corrente solo quanto viene rilevato il transito del tram. Viene quindi eliminato il rischio di contatti accidentali da parte di terze persone, altri veicoli o animali.

La terza rotaia prevista dal metodo Bordeaux potrebbe evitare l'impiego di mezzi ibridi con batteria per la futura rete tranviaria di Brescia soprattutto in quei tratti del centro storico dove la presenza di fili, pali e tesate potrebbe sollevare numerose polemiche.

Sfortunatamente, la possibilità di adottare la terza rotaia su tutto il percorso, evitando l'erezione dei tralicci su tutto il percorso, è improponibile, perché ancora troppo costosa rispetto alla soluzione di alimentazione tradizionale. Bisognerà accontentarsi solo di alcuni tratti.

Fonte: «Giornale di Brescia», "Tram, si studia il modello Bordeaux «occasione per riqualificare la città»", 22 giugno 2019, p. 13.
 

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