25 febbraio 2019

Passi avanti sul progetto di riqualificazione della ferrovia Brescia-Ghedi


Sul «Giornale di Brescia» di sabato scorso è stato pubblicato un articolo che ricorda come il progetto di riqualificazione della Brescia-Ghedi, con raddoppio ed elettrificazione della Brescia-San Zeno, stia attendendo una firma del Ministero dell'Economia per poter diventare presto operativo.

Uno dei tanti vantaggi sarà quello di far sparire il collo di bottiglia per i treni regionali che è rappresentato dal tratto ferroviario Brescia-San Zeno. Senza questa soluzione, a oggi non è possibile pensare di migliorare i servizi ferroviari sulla Brescia-Cremona e sulla Brescia-Parma, al di là del periodo di vacche magre che la spesa pubblica per il Trasporto Pubblico lombardo sta vivendo in questo periodo. Senza un progetto di rilancio dei servizi ferroviari, non è nemmeno possibile spingere al rinnovo del materiale: parliamo di treni che sono stati costruiti negli anni Ottanta e che sentono il peso non solo degli anni, ma anche dei chilometri che hanno macinato in tutto questo tempo.

Questo progetto è nato anche in conseguenza delle discussioni sulla linea TAV Brescia-Padova, che nel bresciano è di recente tornata d'attualità. Il progetto originario di questa linea AV prevedeva di costruire la stazione di Alta Velocità di Brescia in località Fenil Nuovo Rodenga, a Castenedolo, a due passi dalla Caserma Serini dell'aeroporto di Montichiari. Una stazione AV da cui si sarebbe potuto raggiungere in treno Milano in 30 minuti e Venezia in un'ora, ma che sarebbe stata distante dal centro di Brescia di 20 km e 20 minuti di auto. Non solo: sarebbe stata distante 4 km - e 5 minuti d'auto - dall'ingresso dell'aeroporto di Montichiari che il progetto AV intendeva rilanciare. Oggi, grazie all'impegno della politica, questa parte di progetto - poco conveniente sia per il pendolare sia per il viaggiatore occasionale - è stata tolta e i treni AV ora si fermano alla stazione di Brescia, rinnovata per l'occasione, a due passi dal centro e dove convergono tutte le linee ferroviarie e autobus della provincia. Se l'iter progettuale si concretizzasse con la firma mancante del Ministero, parte dei soldi risparmiati potrebbero essere impiegati nel miglioramento della Brescia-San Zeno-Ghedi. Se realizzato, avrebbe ricadute immediate e positive agli abitanti della zona, ma anche a coloro che potrebbero iniziare a pensare di prendere un treno della Brescia-Cremona o della Brescia-Parma, se solo avessero a disposizione degli orari decenti e dei mezzi comodi e affidabili.

Fonte: «Giornale di Brescia», 23 febbraio 2019.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono liberi e chi li scrive se ne assume ogni responsabilità.

L'amministratore del blog si ritiene altrettanto libero di cancellare commenti che siano di argomento non strettamente correlato a quello del post, oltreché quelli di contenuto discutibile (es. insulti a terzi).