27 gennaio 2019

Pedrazzini: "La ferrovia Mantova-Peschiera. 13 maggio 1934-30 aprile 1967"

La copertina del libro
Il «Club Fermodellistico Bresciano» ha pubblicato un nuovo libro del professor Claudio Pedrazzini dedicato alla Mantova-Peschiera del Garda, ferrovia concessa che funzionò tra il 1934 e il 1967.

Intitolato "La Ferrovia Mantova-Peschiera. 13 maggio 1934-30 aprile 1967", il libro ripercorre le vicende costruttive ed esercizio di questa linea ferroviaria. Contiene anche un intervento di Paolo Arlandi sugli orari di servizio e del sottoscritto sulla tranvia Brescia-Mantova-Ostiglia, oltre che commenti di Giorgio Chiericato, di Paolo Marini e del segretario del CFB Giorgio Morocutti.

Il sommario del libro e i suoi punti vendita si possono trovare sul sito trenidicarta.it (grazie ad Alessandro Tuzza). 

Pubblico con piacere il comunicato stampa del CFB:

Il Club Fermodellistico Bresciano, nell'ambito di quell'iniziativa editoriale che ha assunto eccellente risonanza tra gli appassionati, ha pubblicato, con la collaborazione del MUSIL Museo dell'Industria e del Lavoro - Brescia e di "Treni di Carta", il libro del Professor Claudio Pedrazzini "La ferrovia Mantova – Peschiera (13 maggio 1934 – 30 aprile 1967)", ottavo della collana di libri ferroviari e tranviari, concepita e voluta dal suo Presidente, Enrico Maggini e dal Segretario Giorgio Morocutti, assistente del Professor Claudio Pedrazzini, storico delle ferrovie e Socio onorario del Sodalizio che, con la sua pluridecennale esperienza dirige con polso ferreo l'iniziativa. Si illustrano le vicende storiche e tecniche della ferrovia Mantova – Peschiera, tipica linea di pianura lombarda – con qualche sconfinamento in provincia di Verona – che attraversava, fino a cinquantun anni or sono, un territorio di grande interesse storico e artistico, di cui è dato ampio conto nel corso della narrazione.
Fu esaminato, con acuto dettaglio, il percorso della linea, con riferimento alla sua storia e a quella dei centri serviti dal servizio ferroviario, con attenzione ai loro aspetti artistici e culturali. Segue la spiegazione dettagliata dello studio del colonnello Benati, molto noto soltanto quale mera citazione ma affatto conosciuto dai più, nonché la disamina di altro saggio dell'ingegner Arvedi e delle note di un cittadino di Valeggio pubblicate su un periodico veronese. Il servizio sulla linea è illustrato ad hoc in cinque capitoli e l'argomento è integrato dagli interventi di Mauro Oliva e Paolo Arlandi, studiosi di meritata fama nazionale. Il materiale rotabile è stato descritto con la maggior dovizia di dettagli possibile, tenendo conto che la documentazione ufficiale al riguardo è, purtroppo, carente, specialmente per quanto attiene il materiale rimorchiato. Vengono forniti gli schemi dimensionali a colori, capolavori di Adalberto Guida, utili a quei modellisti che volessero dotare il loro impianto di modelli autocostruiti partendo da essi.

Il libro, di formato cm 17 x 24, ha 256 pagine, stampate su carta Fedrigoni, di intonazione avorio, particolarmente pregevole alla vista come al tatto, che tanto successo ha incontrato tra i Lettori affascinati dal suo "profumo di passato", offre 218 fotografie bianco e nero e 30 quadri orario storici. Un inserto fuori testo contiene tre tavole che il pittore comasco Tiziano Azimonti ha creato per questo lavoro, 21 fotografie a colori e nove disegni, opera di Adalberto Guida, relativi al materiale rotabile (locomotiva ex Gr.870 F.S., ALn ex ALn/ALg 56 F.S. Ansaldo, ALn F.I.A.T. ex tranvia Bologna – Pieve Malalbergo e rimorchio Romaro ex ALn 556.1300 F.S. F.I.A.T.). Infine, dopo l'ultima pagina di testo, il Lettore troverà la ricostruzione di un orario grafico costruito da Adalberto Guida partendo dall'ultimo orario numerico in uso sulla relazione.




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