12 ottobre 2023

Tranvia Pendolina-Fiera: aggiornamento autunnale sul progetto definitivo

Il progetto Pendolina-Fiera a ottobre 2023
Oggi pomeriggio si è tenuta una riunione della Commissione consiliare "Viabilità, mobilità e metrobus" dove si è illustrata la situazione aggiornata del progetto definitivo.

In questa occasione è apparso chiaro che il passaggio in consiglio slitterà nuovamente di qualche mese: si parla del primo semestre 2024, con avvio dei lavori per l'anno seguente. Resta ferma la previsione di aprire la linea al servizio pubblico nel 2029.

Nel frattempo, la Provincia di Brescia ha decretato il 7 agosto che il progetto definitivo della tranvia non sarà soggetto Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA), quindi alla fine di agosto si è avviato l'iter della Conferenza dei Servizi, dove si raccoglieranno i pareri delle autorità su vari temi (sanitari, ambientali, culturali etc) che saranno necessari per ottenere le varie approvazioni.

Davanti alla commissione, il progetto definitivo è stato illustrato dall'ingegner Stefano Sbardella, dell'Ufficio Tecnico comunale, e dall'architetto Vera Sabatti, di «Brescia Mobilità». Sabatti ha tenuto a precisare che il progetto è ancora soggetto a modifiche, per cui quello mostrato ai commissari risale a grandi linee a marzo 2023: è fedele all'attuale come tracciato, perché su di esso non sarà più possibile fare modifiche, ma è cambiato nelle rifiniture, dopo alcune richieste in sede di conferenza dei servizi e negli incontri con gli assessori.

Nonostante il progetto illustrato sia "vecchio" di qualche mese, presenta delle novità, alcune trapelate già nell'estate scorsa, come la modifica dei tracciati in via Gambara e via Pietro Tiboni.

Il numero di fermate è stato ridotto da 24 a 21, per garantire al servizio maggior affidabilità: "Polivalente" e "Risorgimento" sono state sostituite dalla "Tiboni" (nell'omonima strada), "Volturno Iveco" e "Volturno" sono state unificate, la fermata "Da Vinci" è stata ribattezzata "Canton d'Albera", mentre quella di "XX settembre" è stata soppressa per la vicinanza con "Palagiustizia".

Il percorso tranviario vede i due binari correre sostanzialmente paralleli, a eccezione di due tratte nei pressi del Palagiustizia e di Fossa Bagni. Questo fa sì che il tracciato del binario pari (da Pendolina a Fiera) sia lungo 11,296 km, mentre quello dispari (da Fiera a Pendolina) sia lungo 11,205 km. Si mantengono i tre tratti in batteria, per una lunghezza complessiva di 3,28 km: sul ponte di via Volturno, nel centro storico (da Fossa Bagni al Palagiustizia) e al sottopassaggio di via Corsica. I tracciati in sede riservata saranno lunghi circa 8 km, pari al 72% della lunghezza totale, mentre quelli in sede promiscua (condivisa con il resto del traffico ordinario) saranno lunghi 3,3 km. Rimangono i due depositi: quello sud (33.300 mq), con l'officina, e la rimessa a nord (2560 mq). La corrente per l'esercizio sarà fornita da otto sottostazioni elettriche.

Tra le opere complementari, si segnala la costruzione di un parcheggio d'interscambio al Centro Fiera, un nuovo ponte a scavalco della Tangenziale Ovest nei pressi di Chiesanuova, la costruzione di una passerella ciclopedonale su via Volturno e la riqualificazione del piazzale esterno della stazione ferroviaria con intervento sul parcheggio interrato. Per quanto riguarda quest'ultimo punto: la riqualifica è profondamente diversa da quella prospettata nel progetto di massima e, secondo Sbardella, sarà suscettibile di ulteriori modifiche: nel rendering si vede che le autolinee urbane affiancheranno il tracciato del tram allo scopo di rendere più agevole l'interscambio fra i due mezzi. Si tenga presente che la fermata tranviaria resta al centro del triangolo stazione ferroviaria-metropolitana-autobus extraurbani, per cui questa soluzione consente alle stesse autolinee di essere al centro di questo triangolo.

I mezzi saranno a cinque casse a piano ribassato con una lunghezza di circa 32-33,5 m e capienza di circa 220 passeggeri (secondo lo standard di quattro passeggeri al metro quadro). La lunghezza delle banchine sarà di poco superiore a quella del tram, per cui non si prevede la possibilità di un esercizio a doppia composizione.

A causa dell'inflazione degli ultimi due anni, il costo della linea è salito da 363 milioni a 425 milioni di euro. Grazie alla decisione di far gestire l'appalto a «Brescia Mobilità», che può recuperare l'IVA a differenza dell'amministrazione comunale, la copertura finanziaria dei costi è rimasta sotto controllo e, al momento, se ne farà carico il comune. Il contributo dell'amministrazione locale è passato quindi da 3 milioni a circa 20 milioni di euro.

Restano infine le ottimistiche previsioni dell'incremento del numero di passeggeri trasportati dopo tre anni di esercizio della tranvia: si pensa di arrivare a 85 milioni di cui 12 milioni con il tram (7 milioni in più dell'autolinea 2 che la tranvia andrebbe a sostituire), 35 milioni con la metropolitana e il resto con le linee d'autobus. L'incremento dei passeggeri della metropolitana sarebbe causato dall'effetto rete che spingerebbe molti utenti conquistati dalla tranvia a usare anche la metro per i propri trasferimenti lungo l'asse da essa servita. Sbardella ha ricordato che le stime sono ottimistiche e che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta avviando un aggiornamento delle pratiche per rivedere queste stime all'indomani di quello che è accaduto nel trasporto pubblico per il covid. Ha ricordato tuttavia le stime "ottimistiche" della metropolitana che sono state superate dalla realtà, almeno fino al 2019.

Aggiornamento 13/10/2023 ore 22:30: inserito il nuovo tracciato tranviario, con le varianti accettate, le ventuno fermate e i nuovi nomi.

Fonte:

  • Commissione Viabilità, seduta del 12 ottobre 2023 (video su Youtube, attenzione che si interrompe prima delle domande dei commissari)
  • "Dalla Pendolina fino alla Fiera: il primo viaggio sarà nel 2029", «Giornale di Brescia» - "Il tram a Brescia", 13 ottobre 2023, p. 8.


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